Botti, Pisani: “Pericolo per bambini, anziani ed animali. Chiediamo ai Sindaci di vietarli”

I botti, anche quelli legali, sono pericolosi. Infatti, anche quelli utilizzati correttamente possono provocare seri danni di varia natura non solo ai giovani, ma soprattutto a bambini, anziani ed animali. “Innanzitutto bisogna sapere che anche i fuochi legali, ovviamente, producono polveri sottili, inquinanti e dannosi per la salute dei più piccoli, degli anziani o dei soggetti con problemi respiratori –

dichiara l’avvocato
Angelo Pisani, Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it –. In secondo luogo, i botti sono pericolosi per i nostri animali domestici: cani, gatti e uccelli potrebbero avere delle serie reazioni. Il cane, ad esempio – aggiunge Pisani -, dallo spavento potrebbe lanciarsi giù dal balcone, come è capitato in passato, oppure potrebbe perdere l’udito, o nel peggiore dei casi, potrebbe spaventarsi a tal punto da morire di paura”.

Come difendere, dunque, i nostri animali domestici dall’antica quanto barbara usanza dei botti? “Ebbene- afferma Pisani -, partendo dal fatto che sarebbe opportuno non accendere i fuochi d’artificio per cautela, è necessario adottare i seguenti accorgimenti: chiudere finestre, balconi e tapparelle; poggiare un panno sulla gabbia degli uccellini per evitare che filtrino luci incandescenti; tenere il gatto o il cane in un luogo sicuro come in una camera di casa, o al massimo in garage se è grande, ma bisogna evitare che l’animale si trattenga sul balcone o nel cortile; inoltre, se si esce di casa col cane o col gatto, evitare di tenere il guinzaglio molto lungo, al fine di evitare che questi si avvicini inavvertitamente ad un botto inesploso e quindi pericoloso. Ricordiamo, inoltre – conclude Pisani -, che far scoppiare i botti in prossimità di un cane o di un altro animale domestico è un reato punibile per legge, tutelato dal nuovo articolo del codice penale sul reato di maltrattamenti sugli animali”.

La nostra Associazione Noiconsumatori.it rivolge un appello ai Sindaci delle città italiane affinché intervengano per eliminare questa scabrosa usanza che non fa altro che provocare morti, feriti e innalza il livello consentito delle polveri sottili nell’aria.