Brunetta: «La legge anti-bamboccioni era solo una provocazione»
Per Renato Brunetta è stata una semplice provocazione. Il ministro ai
microfoni di Radio anch’io ha liquidato così la sua proposta di legge
per fare uscire di casa i ragazzi al raggiungimento della maggior età:
«La legge anti-bamboccioni era una provocazione e mi sono divertito
moltissimo a vedere tutte le reazioni», ma comunque «bisogna
sottolineare che per una metà dei giovani lo stare a casa a lungo è
legato a fattori economici-sociali, mancano borse studio, college, ma
per l’altra metà ci sono fattori culturali, è perché si sta bene in
casa”.
Secondo Brunetta, dunque, «uscire di casa fa bene, io l’ho fatto
tardi, troppo tardi. Mia madre mi diceva anche che chi lavora non
mangia e quando mi preparava le bistecche mi metteva la bandierina con
il prezzo sopra».
Il ministro non nuovo a questo tipo di
dichiarazioni che fanno discutere, ha anche ricordato i timori della
madre sui primi passi professionali fatti come precario all’interno
dell’Università :
« Sarà anche bella la carriera univeristaria ma soldi non se ne vedono, non potevi andare a lavorare in banca?».