Buche e marciapiedi killer, manutenzione inesistente: uscire di casa è un rischio
Dopo le buche, ora fa paura pure
andare sul marciapiede. Napoli e dintorni sono davvero off limits per
automobilisti, centauri e pedoni: troppo scarsa la manutenzione
stradale e perfino quella delle aree riservate alla circolazione delle
persone, quando si scende di casa bisogna davvero fare gesti
scaramantici (o, meglio, il segno della croce) sperando di tornare sani
e salvi. Lo stato dell’asfalto e quello dei sampietrini è davvero
pietoso: non c’è arteria cittadina dove non si rischi di farsi male,
specie quando si viaggia sulle due ruote. Buche grandi come voragini,
avvallamenti continui, perfino attraversare un tombino fa venire i
brividi. E la pioggia complica maledettamente tutto. Così arrivano
puntuali gli incidenti a catena, come nell’ultimo week-end. Spesso si
piangono i morti, giovanissimi. E’ accaduto al centauro ventenne
deceduto in via Cinthia, alle decine di feriti per cadute e scontri
avvenuti un po’ ovunque (Secongliano, Vomero, corso Vittorio Emanuele,
viale Umbria). Addirittura un’anziana signora è morta a Pozzuoli (e la
famiglia intenterà causa al Comune) per essere caduta su un marciapiede
dissestato. Stessa situazione di Posillipo, dove qualche settimana fa
morì un’altra anziana che era stata in coma addirittura per 5 mesi.
A
Napoli fioccano le cause civili contro l’Amministrazione. Ma le strade
continuano a fare troppe vittime e ad essere lastricate di sangue.