Buoni pasto da miseria, Noiconsumatori.it chiede che venga innalzato l’importo e che venga omessa la data di scadenza del ticket
Buoni pasto da miseria: questa è la sorte dei lavoratori dipendenti. Con 5,29 euro, cosa possono comprare i lavoratori? Una pizzetta e una bevanda oppure una focaccia o un panino, ma non si può chiamare ‘pranzo’ ciò che si può comprare con quell’importo. Ricordiamo che l’importo di 5,29 euro è rimasto fermo a 12 anni fa e di cose, superfluo a dirlo, sono cambiate!!!
«Noiconsumatori.it appoggia la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi e la Anseb, Associazione nazionale società emettitrici buoni pasto, le quali credono che “aumentare il valore esentasse del buono pasto è un’iniezione di liquidità sul mercato dei consumi”
– dichiara l’avvocato
Angelo Pisani, Presidente Nazionale di Noi Consumatori.it –
».
Ricordiamo, infine, che gli altri Paesi Europei si sono ben adattati all’inflazione costante, cambiando l’importo dei buoni pasto per i lavoratori dipendenti: in Spagna il valore defiscalizzato è di 9 euro, in Francia di 7, in Portogallo di 6,70 euro. Dunque, ci sembra assurdo che in Italia la situazione sia rimasta a 12 anni fa!!!