Cadde da barella collocata nel corridoio, morì: richiesta di rinvio a giudizio per i 4 medici indagati
Richiesta di rinvio a giudizio: si è
conclusa così, ieri, la requisitoria del pubblico ministero Stefania
Buda, che ha chiesto al gup Pasqualina Laviano il processo per quattro
imputati nell’ambito di un’inchiesta sulla morte di un paziente
all’ospedale Cardarelli.
Si tratta del direttore generale, Enrico
Iovino, del direttore sanitario Giuseppe Matarazzo, del medico Luigi
Ricciardelli e di un paramedico, Corrado Morelli. Per i primi tre
l’accusa è omicidio colposo, per Morelli invece rifiuto di atti
d’ufficio. L’episodio che diede avvio alle indagini si verificò il 17
agosto 2006 al Cardarelli, dopo la caduta da una barella sulla quale
era stato sistemato dopo il ricovero Francesco Russo. Dalle indagini –
coordinate dal procuratore aggiunto Rosario cantelmo e dal pm Buda –
emerse che quella notte di agosto in un reparto attrezzato a ospitare
un massimo di trenta pazienti sarebbero state sistemate tredici barelle
(molte delle quali prive anche delle sponde protettive laterali) nel
corridoio per far fronte al sovraffollamento di ricoveri. Dagli
approfondimenti dei carabinieri emerse anche che in quello stesso
giorno c’erano almeno 11 posti letto disponibili nelle corsie di
Chirurgia generale di almeno tre ospedali napoletani: Ascalesi, Secondo
Policlinico e Loreto Mare.