Cade dalla moto per colpa di una buca. La Regione lo risarcisce con un milione
Un buca sul manto stradale. E un risarcimento record da oltre un milione di euro. Tocca pagare alla Regione Campania costretta a riconoscere il debito fuori bilancio dopo una sentenza esecutiva emessa dalla seconda sezione civile del Tribunale di Napoli. Un tegola ulteriore per i conti già in rosso di palazzo Santa Lucia. E, colmo della sfortuna, a causa di un incidente avvenuto nei dieci giorni di interregno in cui la strada era di competenza della Regione. Già. L’arteria in questione, infatti, è la strada statale 162 che viene trasferita alla Regione, in ottemperanza a un decreto del Consiglio dei ministri del febbraio del 2000, il 17 ottobre 2001 e dopo appena 10 giorni da questa alla Provincia. In questi 10 giorni però un incidente: un motociclista, G.C. venticinquenne all’epoca dei fatti, percorrendo la 162 all’altezza della rampa d’ingresso Barra-Ponticelli, cade al suolo subendo gravi lesioni a causa di una «sconnessione del manto stradale». «La rampa, quale pertinenza della strada, era stata anch’essa trasferita alla Regione. E l’onere di manutenzione – scrive il giudice Ciro Caccaviello nella sentenza – e la relativa responsabilità omissiva ricadono pertanto sulla Regione». Da qui il risarcimento nei confronti del giovane, assistito dall’avvocato Ciro gagliardi, che oltre a riportare fratture varie all’epoca si ritrova oggi con una paralisi alla gamba sinistra e disturbi all’erezione «che si traducono in un tasso di invalidità del 75 per cento». Un danno permanente enorme secondo il magistrato che ha quantificato quello patrimoniale in euro 100mila e quello biologico (menomazione dell’integrità psicofisica) in euro 720mila. «Pertanto la Regione va condannata per l’importo globale di 820mila euro», scrive il magistrato. Oltre alle spese legali e agli interessi maturati sino ad oggi. «Invitiamo ad assumere le determinazioni oltre evitare un ulteriore aggravio delle spese, preannunciando la volontà di questa difesa di non proporre alcun appello considerato il corretto iter motivazionale della sentenza», hanno scritto i legali di Santa Lucia invitando la giunta ad iscrivere la somma di un milione e 36mila euro come debito fuori bilancio per evitare ulteriori spese. Che ha riconosciuto la somma da girare nella giunta del 21 settembre scorso.