Cagliari, cartella-beffa di Equitalia. Debito da 5 centesimi, conto di 62 euro
Quando ha visto il contenuto della busta che le ha consegnato il messo, stentava a credere ai suoi occhi. Non sapeva se ridere o piangere Maria Lidia Picchiri, titolare della Sos Service di viale Monastir, un’azienda consorziata con l’Aci per il soccorso stradale 24 ore su 24: Equitalia per un “debito” di 5 centesimi del 2009 le chiedeva 62,03 euro, ben 1.240 volte in più rispetto alla cifra originaria. Oltre il danno, in questi casi bisogna aspettarsi la beffa. Che arriva, spietata e inevitabile. «Quei cinque centesimi in meno sono sicuramente il frutto di un errore materiale dell’impiegato che ha trascritto male la cifra», spiega l’imprenditrice, «ma Equitalia non sente ragioni: devo saldare il conto». Interessi inclusi. E salatissimi.