Cala il debito pubblico italiano
Colpo di freno per il debito pubblico italiano che
a novembre cala leggermente rispetto ai livelli record di ottobre
attestandosi a 1.783,858 miliardi di euro. Il mese precedente, invece,
aveva toccato il picco massimo a quota 1.801,685 miliardi. Mentre a
settembre era stato pari a 1.786,886 miliardi di euro.
Lo
riporta il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia,
in cui si sottolinea che la flessione di novembre segna una lieve
inversione di tendenza rispetto al trend rialzista degli ultimi mesi.
Trend che proseguiva immutato dallo scorso luglio.
‘Tradotto’
su ogni singolo cittadino (circa 60,2 milioni di italiani, neonati
inclusi) vuol dire un debito pro-capite di poco meno di 30.000 euro:
per l’esattezza 29.632 euro, che riportano il fardello
dell’amministrazione pubblica che grava sulle spalle di ogni italiano
al di sotto della quota dei 30.000 euro.
Quanto alle entrate,
lo stesso supplemento indica che a novembre lo Stato ha incassato 30,75
miliardi di euro contro i 28,48 di ottobre. Il dato di novembre 2009
consolida così l’inversione della tendenza al calo delle entrate
tributarie registrata dopo giugno, mese record del 2009 con a quota
45,05. A luglio le entrate erano scese a quota 37,90 miliardi, quindi a
33,17 ad agosto e a 20,10 miliardi a settembre. A ottobre il primo
segnale di risalita a quota 28,48 miliardi, ed ora la conferma a
novembre.
Il bilancio dei primi 11 mesi, si conferma però al ribasso, con una flessione del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2008.
In
valore assoluto nelle casse dell’erario sono arrivati 330.315 milioni
fra gennaio e novembre 2009, contro i 341.956 milioni dello stesso
periodo del 2008.