CALCIO NAPOLI: FILE INTERMINABILI PER IL TAGLIANDO, MA CONTROLLO ZERO.
Si fa festa a Napoli, si festa di domenica. Dopo sette lunghi, interminabili anni, la città torna a respirare il calcio che conta, pronta ad abbracciare ogni settimana la sua squadra, una passione di milioni di anime che seguono una maglia, un mare di gente pronta a dimenticare tutto per due ore, solo due ore a settimana, ma anche questa sembra una missione impossibile.
Napoli ritorna in Serie A nell’era dei tornelli, dei biglietti nominali e delle telecamere a circuito chiuso nello stadio. Massima sicurezza dunque, da quest’ anno non si scherza più, si fa sul serio, nulla è lasciato al caso, ma si sa Napoli non è una città come le altre.
Sono tante le segnalazioni di tifosi che si lamentano dell’ inefficiente, o addirittura inesistente, rete di controllo, ma andiamo con ordine.
L’iter per assistere ad una partita al San Paolo mette a dura prova anche il più ostinato e passionale dei tifosi. File interminabili con documenti alla mano per ottenere il tagliando nominale. Ancora fila la domenica per accedere al pre-ingresso dello stadio e ancora bagarre per passare al tornello.
Ma chi è in fila e ha rispettato tutti i parametri per assistere al match ed è li, ancora in attesa, con ore di spintoni sul groppone si rende conto che tutto quello che ha fatto è stato inutile, perché al San Paolo degli effetti del Decreto Pisanu neanche l’ombra.
Tante le testimonianze di coloro che superano il controllo con biglietti che portano un nominativo diverso dalla propria carta d’identità o patente, ma la cosa che lascia esterrefatti è che in alcune parti della curva passano due persone alla volta nello stesso tornello, pagando così un solo biglietto e sovraffollando una struttura che è obsoleta e provata dagli anni.
L’inefficienza degli organi di controllo, come succede da sempre nella “città di pulcinella”, si trasforma in un trampolino di lancio per gli affari dei bagarini, visto che questo sistema carente non riesce a tagliarli fuori dal mercato.
Per quanto tempo ancora bisogna assistere a scene di panico davanti ad un botteghino? Fino a quando i padri con bambini al seguito devono rinunciare allo spettacolo del calcio? Perchè il cittadino onesto deve pagare lo conto di un sistema perfetto solo in teoria?
Il calcio deve tornare ad essere un momento di aggregazione e serenità e le istituzioni devono garantire il rispetto delle leggi esistenti facendole rispettare.