Calo del 20% per le richieste di pensioni di invalidità
Le richieste di pensioni di invalidita’ sono diminuite nel 2010 del 20% rispetto al 2009. Lo sottolinea il presidente dell’Inps Mastrapasqua. ‘I dati non sono perfettamente confrontabili – ha spiegato – nel 2009 parlavamo di prestazioni adesso di domande’. Fino all’anno scorso le domande venivano fatte attraverso il Ssn, mentre ora e’ possibile presentarle solo all’Inps. Secondo il ministro del Lavoro Sacconi, ‘il calo annunciato dall’Inps e’ un ‘significativo risultato’ della riforma’. La riforma ha fatto ‘coincidere il valutatore con l’erogatore’, ha spiegato il ministro, ‘questo ‘filtro ha ridotto l’utilizzo distorto dello strumento dell’invalidita’. Il risultato e’ stato ottenuto – ha detto Sacconi – ‘con semplice dissuasione morale dell’abuso e senza inasprimento delle regole’. Facendo coincidere quindi il valutatore dello stato di disabilita’ con l’erogatore della prestazione pensionistica (lo stesso Inps in tutti e due i casi a partire da quest’anno) e’ stato reso piu’ credibile, secondo Sacconi, il percorso di verifica della situazione di invalidita’.
Sul calo delle domande per la pensione di invalidita’ ‘ha inciso il meccanismo farraginoso per chiedere l’assegno, non la dissuasione morale’: afferma la responsabile dell’Ufficio disabilita’ Cgil, Nina Daita. ‘Parliamo di un assegno di 267 euro mensili lordi, vincolati ad un reddito di 5.000 euro, o di un assegno di accompagnamento di 450 euro. Se il Governo dell’amore vuole dare un serio segnale, si accorga che il Fondo per l’occupazione dei disabili ha avuto un taglio da 40 a 11 mln’.