Camere civili unite per un avvocato migliore
La
riforma dell’ordinamento forense ha previsto non pochi cambiamenti: l’ingresso
delle tecnologie informatiche, l’introduzione di numerosi riti stragiudiziali
ecc…, al punto da configurare un profilo di ‘’avvocato’’ del tutto diverso da
quello tradizionale, a cui il nostro paese è abituato. Un ‘’avvocato nuovo’’,
protagonista dei tempi e degli eventi, non un semplice spettatore.
Laura
Jannotta, Presidente dell’Unione nazionale delle Camere Civili, evidenzia l’importanza
di far leva sulle risorse di fatto esistenti e propone nuove linee guida:
–
incentivare il Centro Studi dell’Unione, poiché la formazione
è una mera opportunità di valorizzazione dell’unità.
–
Giustizia arbitrale ‘’a qualità certificata’’, con tempi
certi e costi contenuti, al fine di coinvolgere più realtà territoriali.
Non
si può più prescindere dall’internazionalizzare della professione di avvocato.
Ampliare le competenze significa maggiore formazione nelle lingue straniere e incontri
di discussione e confronto tra le
diverse esperienze europee.
–
Fare ‘’Rete’’ con associazioni europee affini all’Uncc a
mezzo di percorsi federativi.
Uniformarsi
alla realtà europea significa abbandonare l’atteggiamento di chiusura e di divisione che spesso
caratterizza le professioni; significa aprire le porte a una politica europea
sincronizzata; creare contatti con gli organismi che amministrano la giustizia e
valorizzare la figura dell’avvocato civilista. E’ necessario attingere dall’ambito
internazionale per un completamento efficiente e attuale.
E’
d’uopo, inoltre, alimentare il rapporto con i cittadini, che non sono agenti
passivi della realtà, ma persone giuridiche attive, ‘’concittadini’’ da
tutelare e difendere a mezzo di una Giustizia vera, efficace, solidale.