CAMORRA: Municipalità ringrazia Procura per intervento e sequestro vigneto su bene confiscato a Chiaiano ma dimenticato ed abbandonato dal Comune di Napoli
“A fronte del disinteresse e dell’inerzia del Comune di Napoli nonostante i miei personali solleciti per il riutilizzo dell’ area confiscata onde affidarla ad associazioni specializzate e ripristinare legalità e sviluppo sulle colline dei Camaldoli (e non a Scampia come purtroppo spesso indicato dai mass media )” – il presidente della 8 municipalità Angelo Pisani plaude all’intervento della Polizia per sottrarre il bene alla malavita, dichiarando che “questa e’ la prova del fallimento e mortificazione del decentramento da parte di Palazzo San Giacomo e di sicuro alcuna responsabilita’ puo’ addebitarsi alla municipalita’ per la beffa in atto. Finalmente e’ intervenuta la Procura di napoli per ristabilire ordine e legalità su aree confiscate al clan Nuvoletta e poi , dopo il sequestro e la confisca, dimenticate dal Comune di Napoli. Palazzo San Giacomo a sua volta, ha solo virtualmente affidato alla Municipalità i beni confiscati ma senza fondi, strumenti e personale per la gestione e negando finanche la possibilità di farle assegnare per scopi socio/economici. Purtroppo tra un passaggio burocratico ed un altro, qualcuno si è “impossessato” del terreno, ben 13 ettari, a Chiaiano terra delle ciliegie, a dimostrazione che quando le istituzioni dormono e non utilizzano le risorse a disposizione la malavita prende il loro posto. Probabilmente dopo l’intervento della procura il Comune di Napoli cambierà marcia e si attiverà per consentire al municipio di poter controllare, gestire e far sviluppare un bene che potrebbe rappresentare progresso sociale ed opportunità di lavoro per tutta la cittadinanza. Come municipalità siamo lieti e pronti a collaborare con la Magistratura ma il Comune di Napoli deve metterci in condizioni di operare e deve aderire ai progetti più attivi di gestione dei beni confiscati altrimenti, anziché dare un buon esempio, ogni operazione di legalità rischia di trasformarsi in un boomerang. Chiediamo subito al Sindaco ed ancora all’ assessore Narducci di organizzare un tavolo istituzionale per il dissequestro dell’ area che non deve esser abbandonata a se stessa e per iniziare subito i lavori e procedure per utilizzare il bene per scopi sociali e di sviluppo economico”.