Campania, edifici pubblici a rischio sismico. Regione finanzia la sicurezza
Una task force tecnica per censire e controllare la
sicurezza antisismica di tutti gli edifici pubblici della Campania
costruiti prima del 1971, data di entrata in vigore delle normative
sulla composizione del calcestruzzo e sulla certificazione del ferro
per costruzioni. Questo prevede l’accordo raggiunto dalla Regione con
l’associazione dei costruttori campani per prevenire in Campania –
regione ad elevato rischio sismico – danni da eventuali terremoti per
ospedali, scuole ed edifici destinati a servizi pubblici. La spesa
stimata è di circa 70 milioni di euro con controlli di staticità su un
patrimonio di edilizia pubblica di circa 20mila edifici in tutta la
regione.
In una fase successiva i controlli potranno essere estesi anche
all’edilizia privata, la cui consistenza è di circa 32mila edifici. Il
protocollo d’intesa è stato firmato dall’assessore regionale ai Lavori
Pubblici, Oberdan Forlenza, dal presidente di Ance Campania, Nunziante
Coraggio e dal vicepresidente alle Opere Pubbliche dei costruttori
campani, Aldo Checchi. Previsto anche il coinvolgimento delle
università e della protezione civile regionale. Gli interventi saranno
finanziati con i fondi del Por 2007-2013 (misura 1.7 Fesr). Sono
previsti, inoltre, anche altri interventi come la revisione delle
tariffe prezzi delle opere edili e l’utilizzo del tariffario aggiornato
anche per le progettazioni.
Nascerà anche un tavolo tecnico congiunto per la elaborazione di un
prontuario circa la valutazione dell’anomalia delle offerte, il cui
eccessivo ribasso è causa di distorsioni di mercato e scarsa qualità
nelle opere pubbliche. Infine, Regione e Ance daranno vita ad un
Osservatorio per il monitoraggio del Parco progetti regionale, creando
lavoro e occasioni nel comparto, primo settore industriale della
Campania per addetti e per fatturato.