CANONE RAI: IL GOVERNO NON RISPETTA LE LEGGI

Sono centinaia le persone che hanno firmato per l’abolizione del canone rai e in molti da anni lottano contro l’estenuante burocrazia del canone televisivo. In tutto questo caos normativo le istituzioni si defilano senza assumersi le dovute responsabilità. Il governo ed il parlamento non rispettano le leggi, e le accuse vanno dal mancato insediamento della commissione parlamentare di vigilanza Rai fino alla mancata pubblicazione delle consulenze e dei compensi Rai, fino a comportamenti consideratori vessatori nei confronti di cittadini che abbiano disdetto il canone rai. Il movimento Noiconsumatori sottolinea che il canone come tassa di possesso non si può “disdire” anche se la formula disdetta verrà usata sul vaglia. Però si può chiedere alla rai la “suggellazione” dell’apparecchio atto alla ricezione del segnale televisivo. Una volta in attesa della risposta che di solito non arriva mai si ha il diritto di non pagare il canone. “E’ possibile dunque smettere di pagare – spiega il presidente dell’associazione l’Avv. Angelo Pisani – semplicemente seguendo la legge e quanto previsto dal Regio Decreto R.D.L.21/02/1938 n. 246, convertito in legge il 4 giugno 1938, n. 880”.  Sul sito internet wwww.noiconsumatori.org i cittadini possono trovare il modulo da riempire e inviare alla rai per disdire legalmente il canone. “Basta chiedere – spiega Pisani – la suggellazione della propria tv, un impegno cioè a non guardare i programmi televisivi”.  Se la richiesta sarà inviata entro il 31 dicembre 2008 dal 1 gennaio 2009 il canone non sarà più dovuto.