Canone Rai: in tanti lo pagano, ma non tutti vedono i canali della rete. Pisani: “Il digitale ha recato notevoli disagi ai consumatori”
A seguito dell’introduzione del digitale
terrestre non pochi sono stati i problemi ai danni del pubblico televisivo. Riceviamo ogni giorno tantissime segnalazioni circa i reali disagi che ha causato il passaggio dalla TV analogica a quella digitale. I maggiori
problemi sono legati alla mancanza di ricezione o cattiva ricezione di
una vasta gamma di canali come quelli delle rete RAI, per cui pur pagando regolarmente il canone, molti consumatori non ricevono il servizio. In particolare, ci scrive una signora di Calitri, in provincia
di Avellino, che spiega come pur continuando a pagare il canone Rai, non riesce a vedere i canali trasmessi da questa rete. E non è l’unica nel suo paese. Altri lettori ci parlano di difficoltà di sintonizzare e riordininare i canali preferiti; difficoltà nella gestione di più telecomandi, uno per la vecchia TV, l’altro per gestire il decoder. E ancora, ci è stato segnalato come da molti vecchi televisori fuoriesce un rumore di fondo davvero fastidioso che è legato al decoder stesso. Non solo. Visualizziamo vari
canali nell’elenco, ma in realtà non sono che canali fasulli o che, per qualche motivo, risultano non visibili: risultano solo finestre nere
e talvolta sono canali a pagamento… Insomma, più che vantaggi, sembra
che i consumatori avvertano maggiore disagio in questo cambiamento
radicale.
“Tutto ciò comporta una maggiore spesa per il cittadino – dichiara l’avvocato Angelo Pisani, Presidente
Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it –
, che non solo ha dovuto pagare a sue spese i decoders per quanti sono
i televisori in casa (se un decoder costa 30 euro e le TV in casa sono
tre, il costo del passaggio al digitale è costato 90 euro a famiglia!),
ma adesso si trova di fronte a disagi non previsti, di cui non era
stato informato. Se era stato previsto che i disagi
avrebbero interessato soltanto gli anziani che avrebbero avuto
difficoltà nell’installare il decoder, adesso ci rendiamo conto che il
problema riguarda tutti!”
"Non è pensabile - aggiunge l’avvocato
Angelo Pisani, Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it -