Capodanno, via alle ordinanze anti-botti Dopo Torino li vietano Venezia e Bari
Altro che fine d’anno col botto: il 2011 potrebbe finire in silenzio. O
almeno sottovoce. Lo sperano i sindaci di Bari, Torino e Venezia che
hanno deciso di festeggiare l’arrivo del 2012 vietando fuochi
d’artificio e ogni strumento utile a provocare eccessivo rumore. Ogni
botto costerà multe salatissime. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano,
firmerà oggi stesso l’ordinanza.
Ieri l’annuncio sui social network: «Servirà a tutelare
la sicurezza delle persone e di altri esseri viventi. È chiaro che si
tratta solo dell’inizio ma occorre fare il primo passo per un salto di
civiltà». Bari è la prima città in Puglia ad emanare il divieto e si
associa agli oltre 830 comuni italiani nei quali il divieto è già in
atto. I dati sono stati resi noti dall’Aidaa, l’associazione italiana in
difesa di animali e ambiente. Una delle tante che si batte per far
cessare festeggiamenti troppo rumorosi e dannosi soprattutto per gli
animali.
Allo scoccare della mezzanotte sarà difficile
monitorare la città che esplode ma il sindaco di Bari non ha dubbi:
«Saranno multati, per centinaia di euro, i proprietari e gli affittuari
che autorizzeranno l’uso dei balconi per far esplodere botti.
L’ordinanza disporrà che le forze dell’ordine riprendano con telecamere e
macchine fotografiche quanto accade in città». Poi partirà la caccia ai
responsabili.
Sottofondo musicale rigorosamente soft anche per
Venezia dove l’ordinanza anti-botti è già pronta. La polizia municipale
ha previsto pesanti sanzioni per chiunque adotterà comportamenti che
possano «turbare la tranquillità o compromettere la sicurezza dei
cittadini». In particolare sabato 31 e domenica 1 gennaio sarà vietato
andare in giro per calle con materiale esplodente, accendere fuochi o
petardi. In particolare sarà monitorata l’area marciana, piazza Ferretto
e le zone vicine a Mestre.
A Roma il sindaco Gianni Alemanno fa appello alla moderazione.
I milanesi, per un’ordinanza anti-smog, rischiano di dover buttare i
botti. Pena multe da 500 euro. Con il raggiungimento del settimo giorno
consecutivo di alti livelli di inquinamento è scattata in automatico la
fase 1 dell’ordinanza che prevede, appunto, il divieto di uso di
accensione di fuochi d’artificio. Anche dal comune di Firenze un invito
ai cittadini: niente esplosioni.
Solo musica e allegria anche a Torino: il Comune ha già
annullato il tradizionale spettacolo dei fuochi di mezzanotte. In
piazza Vittorio Veneto suonerà solo l’orchestra di Renzo Arbore. La
decisione è partita dall’assessorato all’Ambiente che si è limitato ad
applicare il regolamento a tutela degli animali. Quindi veto assoluto
per lo scoppio di fuochi d’artificio, sanzioni fino a 500 euro e, nei
casi più gravi, denuncia penale. I botti fanno morire di paura circa
5mila animali all’anno tra domestici e selvatici: in questi casi
troverebbe applicazione anche il nuovo articolo del codice penale sul
reato di maltrattamenti degli animali. I rumori assordanti ed improvvisi
disturbano anche gli uomini oltre al fatto che i botti sono sempre
pericolosi. Per il Codacons anche usarli correttamente provoca un
pericoloso aumento delle polveri sottili che mette a serio rischio la
salute di chi soffre di patologie respiratorie. I soggetti più a rischio
restano gli anziani e i bambini.