Capodichino, look internazionale
NAPOLI — L’aeroporto di Capodichino si è rifatto il trucco: gli
interventi di ammodernamento realizzati fino alla fine del 2009, e
presentati ufficialmente ieri all’interno dell’aerostazione partenopea,
sono costati oltre 106 milioni di euro se si considerano soltanto
quelli avviati a partire dal 2003.
In particolare, i fondi stanziati — circa 88 milioni pubblici, circa 18 milioni autofinanziati dalla Gesac,
la società che gestisce il terminal di Capodichino — sono serviti a
realizzare la nuova sala arrivi air side, i nuovi check-in, ad ampliare
l’atrio partenze del piano terra e del primo piano, a costruire
parcheggi per i bus turistici, a migliorare i sistemi interni e
soprattutto la sicurezza. «Il terminal inaugurato oggi (ieri, ndr) —
spiega il presidente dell’Enac Vito Riggio — è una fondamentale
infrastruttura aeroportuale del Mezzogiorno, realizzata con i fondi
strutturali affidati dal ministero dei Trasporti all’Enac e da questi,
grazie ad acordi con le Regioni, ad imprese private, a cominciare dalle
società di gestione degli aeroporti come la Gesac». Fra i principali
interventi realizzati fino alla fine dell’anno 2009, c’è la nuova
facciata esterna dell’aerostazione, il centro commerciale e le aree di
ristoro, il terminal 2 dedicato ai voli charter, 2.550 posti auto, tre
nuovi gate per i voli extraeuropei, 56 postazioni per il check-in. Fra
gli investimenti in programma fino al 2012, invece, c’è un ulteriore
ampliamento dell’area arrivi, la riconfigurazione complessiva delle
aree commerciali, la realizzazione di un parcheggio multipiano. A
tracciare una breve storia dello scalo partenopeo è Mauro Pollio,
amministratore delegato della Baa, società che controlla la Gesac. «Lo
scalo di Napoli — dice Pollio — ha subito in questi anni un’importante
trasformazione. Basti solo ricordare cos’era questo aeroporto agli
inizi degli anni ’90. Con la privatizzazione e il subentro della Baa,
oggi il territorio può godere di un’infrastruttura di tutto rispetto».
L’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, lodando l’evoluzione del terminal napoletano ricorda:
«Questo aeroporto attende ancora un importante collegamento, quello con
la grande metropolitana regionale. E per questo auspico che il Governo
approvi al più presto il progetto già da tempo da noi presentato per la
realizzazione della stazione della metropolitana dentro lo scalo,
conceda finalmente i 152 milioni dei fondi della Legge Obiettivo
promessi per l’opera, e ci trasferisca i fondi del Fas che ci spettano,
e che attendiamo da tempo, 80 milioni dei quali abbiamo già destinato
proprio alla realizzazione della prima fermata metropolitana d’Italia
interna a un aeroporto».