Capri: gestore lido getta rifiuti di vetro in mare e confessa ‘Lo faccio da 30 anni’
È ancora frastornato, Carlo De Martino.
Camicia bianca, pantalone grigio e mocassini, il titolare del
ristorante dei «Bagni di Tiberio» – che si trova in uno degli angoli
magici dell’isola azzurra – indossa gli stessi vestiti che portava quando i carabinieri della stazione di Capri lo hanno arrestato (Guarda il video dei carabinieri).
Dove si trovava in quel momento?
«In mare, sul mio gozzo che si chiama “San Giuseppe”. Con me c’era anche Kumar. Lui però non c’entra con questa storia».
In che senso? Non era kumar che lanciava in mare le bottiglie di vetro vuote?
«Sì, ma stava facendo solo quello che io gli avevo detto di fare. E poi
ne aveva lanciate appena due o tre. Poi sono arrivati i carabinieri».
Quante altre volte è uscito in mare a disfarsi del vetro insieme con lui?
«Solo una volta».
Solo una?
«Con lui sì. Io, invece, lo faccio da una vita»
Che cosa?
«È una vita che esco in mare per liberarmi delle bottiglie. Da sempre. Saranno trent’anni che lo faccio».
E non si rende conto che questo comportamento danneggia l’ambiente?
«Il vetro, rompendosi sulla roccia, si fa a pezzettini. Ci pensa la
marea a portarseli via. Poi, col tempo, il vetro colorato si deposita
sul fondale. E ai bambini piace tanto…».
Che c’entrano i bambini?
«Sì, sì, ai bambini piace cercare le pietruzze colorate. Se venite allo
stabilimento vi dimostro che è così. Non è pericoloso, il mare leviga
il vetro. E i bambini fanno la raccolta dei pezzettini colorati: blu,
verde, rosso…».
Ha mai sentito parlare di «raccolta differenziata»?
«Sì, certo. E noi al ristorante la facciamo la raccolta differenziata:
plastica, carta, alluminio. Ma il vetro no. Proprio non immaginavo che
inquinasse».