‘CAPRI NON E’ SCAMPIA’, PISANI: CAPRI NON HA NULLA DA INSEGNARE A SCAMPIA, BASTA VEDERE I DOSSIER DI QUEST’ESTATE SUI REATI AMBIENTALI
“È infantile e pretestuosa la via di fuga scelta dai ‘baristi’ capresi a danno di Scampia per nascondere le responsabilità e le violazioni che da anni caratterizzano l’isola. Nascondere i propri illeciti dietro un banale ‘Capri non è Scampia’ non meriterebbe alcun commento, se non fosse che è giunta l’ora di cercare di rimuovere i luoghi comuni che rappresentano Scampia come il territorio dell’illegalità per eccellenza.
Paradossalmente, se si analizzano i dati e le rilevazioni degli organi competenti, sul piano dell’illegalità il paragone tra Scampia e Capri non regge. Pur tra mille difficoltà, dovute al numero ed alla densità della popolazione, alla vastità del territorio oltre alla che cattiva gestione delle precedenti amministrazioni, gli abitanti di Scampia rispettano la legge in misura proporzionalmente maggiore. Basti pensare ai dossier di quest’estate, che hanno fatto venire alla luce le cifre record di reati ambientali scoperti sull’isola dalle forze dell’ordine.
Su una popolazione di meno di 15mila abitanti, tra Capri ed Anacapri, sono infatti diverse centinaia i procedimenti aperti per reati ambientali. Alberghi, aziende, ristoranti, esercizi commerciali non brillano per rispetto della legalità e sembra ridicolo nascondersi dietro altri territori.
Napoli, 3 ottobre 2011