Capri, sequestrati ormeggi abusivi. Rivolta di gestori e clienti.
Sequestri di ormeggi abusivi nella baia dei vip a Capri: proteste tra i titolari dei stabilimenti balneari e proprietari di yatch. La guardia costiera, nell’ambito dei controlli degli specchi d’acqua antistanti gli stabilimenti balneari ed i lidi di Marina Piccola, ha posto sotto sequestro una sessantina di boe che venivano utilizzate dai loro clienti proprietari di yacht e panfili superlussuosi. Malumore e proteste sull’isola non solo tra i titolari degli stabilimenti balneari ma anche tra i diportisti che usufruiscono delle boe e che non sapevano che non era stato ancora varato il piano di concessione da parte degli enti preposti per poter regolarizzare una situazione che va avanti da anni.
“Gli ormeggi abusivi sono una vera e propria minaccia per i fondali del nostro patrimonio ambientale – afferma l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Come al solito una piccola fetta di popolazione, che ha soldi a quantità, si prende il lusso di deturpare, a pagamento, l’ecosistema marino. La stessa situazione si può trovare ad Ischia dove, anche se non dichiarati abusivi, pagando si ha diritto di gettare l’ancora nei bellissimi fondali, nonostante ci si trovi in aree protette. Oggi – continua Pisani – è stato fatto finalmente un passo in avanti smascherando una politica illegale che andava a favorire persone che pur di godersi la vacanza e la ‘bella vita’ da vip non ci si preoccupano di distruggere il nostro patrimonio. Ma questa logica che favorisce i ricchi è presente ovunque in Campania, sotto molteplici forme. Pur di ottenere soldi i gestori turistici e i consorzi delle aree protette impongono vere e proprie tasse sull’acqua che trasformano le aree naturali, le quali dovrebbe appartenere alla comunità, in zone off-limits per tutti i cittadini non facoltosi. Noi diciamo BASTA alla distruzione delle nostre risorse naturali e chiediamo maggiori controlli delle forze dell’ordine per smantellare una volta e per tutte il sistema del ‘posso tutto perché sono ricco’”.