Tre legali napoletani hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli sull’aumento dei premi assicurativi di responsabilità civile per le auto in Campania. Gli avvocati Carmine Ippolito, Gianluca Bozzelli e Salvatore Branno chiedono all’ufficio inquirente partenopeo l’apertura di una indagine «avente ad oggetto le dinamiche che hanno determinato l’anomalo ed abnorme aumento delle tariffe rc auto, con particolare riferimento al mercato assicurativo campano e della provincia di Napoli». Aumenti, sostengono gli avvocati, nei quali l’autorità giudiziaria «potrebbe ravvisare un rialzo fraudolento dei prezzi penalmente punibile per aggiotaggio, come prevede l’art. 501 c.p.».
Nell’esposto – è scritto in una nota – gli avvocati riprendendo gli esiti di un ampio approfondimento da loro realizzato per conto del web magazine «mediterraneo vox», dove viene evidenziato che «con riferimento al livello delle tariffe praticato dal cartello delle compagnie assicurative, l’affermato primato del livello dei prezzi del mercato assicurativo regionale campano risulta fondato su dati comunque diffusi in termini e con modalità ingiustificatamente allarmanti, verosimilmente non riscontrati e molto probabilmente tendenziosi».
I legali hanno richiesto all’Autorità giudiziaria «di intraprendere le necessarie verifiche di legittimità per accertare se la diffusione eventualmente alterata dei dati inerenti il numero dei sinistri e delle truffe assicurative non sottenda lo scopo di determinare una clamorosa turbativa del mercato dei valori delle polizze rc auto onde giustificare l’inusitato rincaro dei premi delle polizze rc che, dal 94 ad oggi, ha registrato una crescita del 180% e che non trova eguali in nessuna parte d’Italia ed in nessun paese d’Europa».
«Ottima l’iniziativa dell’esposto presentata dagli avvocati napoletani – afferma Nicola Marrazzo dell’Idv – perchè quella delle polizze assicurative è una gravissima disparità di trattamento che incombe sui cittadini della Campania. Ma ancora più grave è l’atteggiamento della giunta Caldoro che ancora non siè’ attivata per applicare il comma 3 dell’art. 1 Legge Regionale 21 gennaio 2010 n.2 – cosiddetta finanziaria regionale – che prevede infatti l’istituzione di un comitato di studio, denominato Comitato Rc auto, con il compito, tra gli altri, di elaborare una convenzione tariffaria, denominata “Polizza Fiducia Campania”, la quale, nelle province della Regione con tariffa oggi particolarmente svantaggiata, sia ispirata al principio secondo cui a chi è in classe di massimo sconto o in classe di ingresso deve applicarsi la medesima tariffa di una qualsiasi altra città italiana a scelta della compagnia assicuratrice e indicata nel contratto sottoposto a convenzione, seguendo i relativi andamenti tariffari fino al verificarsi di un sinistro».