Carburanti, rialzo illecito dei prezzi alla pompa: la Gdf smaschera le compagnie
Varese, 4 apr. (Adnkronos/Ign) – Rialzo fraudolento del prezzo dei carburanti: è quanto hanno rilevato la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Varese dopo un anno di indagine sulle compagnie petrolifere. Secondo quanto emerso dalle indagini, le compagnie, “con manovre speculative hanno scaricato sugli utenti l’onere economico delle loro operazioni finanziarie”.
Un’indagine a 360 gradi iniziata dopo un esposto del Codacons e che ha riguardato le variazioni in aumento ed in diminuzione del prezzo dei carburanti nel periodo gennaio 2011 – marzo 2012. I militari del nucleo di polizia tributaria di Varese hanno prima ricostruito le modalità di formazione del prezzo alla pompa e di organizzazione della rete distributiva, quindi hanno esaminato la documentazione acquisita presso le compagnie e riguardante l’origine e l’andamento dei prezzi dei carburanti e dei motivi delle variazioni in aumento ed in diminuzione.
Per accertare i reati sono stati anche esaminati i documenti relativi alle istruttorie aperte dall’Authority per la Concorrenza e il Mercato e dal ministero dello Sviluppo economico. I finanzieri hanno inoltre proceduto a lraffronto con i prezzi praticati negli altri paesi dell’Ue nello stesso periodo, rilevando prezzi medi in Italia maggiori della media.
Secondo quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza, la causa principale dell’aumento è “attribuibile al ruolo rilevante dei fondi di investimento in commodity (materia prime come petrolio, rame, argento, oro…) e gli Etf sul petrolio (fondi indicizzati quotati in borsa, in tempo reale, come semplici azioni) che, risultando fortemente influenzati da azioni speculative, da un lato hanno attratto investitori in grado di determinare un aumento del prezzo del petrolio pur restando estranei al suo mercato reale, e dall’altro hanno determinato un intervento speculativo da parte delle compagnie petrolifere attraverso operazioni finanziarie con strumenti di finanza derivata finalizzati al mantenimento di prezzi elevati sui mercati del greggio di loro proprietà ai fini di una definizione conveniente dei prezzi dei carburanti praticati alla pompa.
Al termine delle indagini il gip del Tribunale di Varese ha riconosciuto l’esistenza di un rialzo fraudolento dei prezzi dei carburanti attraverso manovre speculative in danno degli utenti finali, commesse dagli organi apicali delle compagnie petrolifere, le cui sedi sono fuori dal territorio di Varese. Per tali ragioni, gli atti inerenti l’indagine sono stati trasmessi per competenza territoriale alle Procure della Repubblica di Milano e Roma.