Carceri, Cancellieri: ”In arrivo decreto tampone, fuori 3-4mila detenuti”
Al prossimo Consiglio dei ministri, forse sabato, porteremo unprovvedimento-tampone urgente sulle carceri“. Lo annuncia il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, a margine della conferenza dei prefetti a Roma.
“Sarà un decreto – spiega il Guardasigilli – che serve per alleggerire la pressione sulle carceri, con modifiche sia in entrata che in uscita dei detenuti. Farà uscire non più di 3-4 mila detenuti”.
Quanto al piano carceri, spiega Cancellieri, “abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Dobbiamo dare una risposta all’Europa per il maggio prossimo. Ci stiamo lavorando, e io conto di varare il piano per l’autunno”.
Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria boccia il dl in arrivo. ”L’emergenza carceri è sotto gli occhi di tutti e servono strategie di intervento concrete. Non crediamo che l’annunciato decreto legge che il Consiglio dei Ministri approverà sabato risolverà i problemi”, afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe. ”Non è facendo uscire 3/4mila persone che tutto si risolve: oggi sono detenute 66mila persone per 40mila posti letto reali – ricorda Capece – Quel che serve sono vere riforme strutturali sull’esecuzione della pena: riforme che non vennero fatte con l’indulto del 2006, che si rilevò un provvedimento tampone inefficace a risolvere i problemi”.
Intanto il governo ha presentato un emendamento al provvedimento sulle misure alternative e la messa alla prova, all’esame della commissione Giustizia della Camera, che prevede detenzione domiciliare per i responsabili di reati puniti con pene fino a 6 anni.
Alla conferenza dei prefetti anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano che annuncia “l’obiettivo” di ”liberare i cittadini dalla paura: nei prossimi Consigli dei ministri approveremo un piano per la sicurezza urbana“. “Stiamo lavorando con tutte le strutture del ministero – prosegue il titolare del Viminale – con l’Anci e il ministro delle Autonomie, Delrio, per formulare al più presto un piano per la sicurezza urbana”. “Le forze di polizia sono interposizione tra le forze del male e i singoli cittadini”, dice. La crisi economica, spiega Alfano, “può produrre nei cittadini un aumento dell’esasperazione. E noi vogliamo intervenire per far sì che gli italiani possano vivere più sicuri nelle nostre città”. “Negli ultimi tempi – ricorda il vicepresidente del Consiglio – si sono susseguiti episodi di cronaca nera, l’ultimo dei quali ieri a San Basilio, a Roma. Noi cogliamo questo allarme e stiamo lavorando a un piano sulla sicurezza urbana proprio per garantire una vita più serena nelle città”. In ogni caso, spiega, ”il nostro è un Paese sicuro e non corre problemi di ordine pubblico. Siamo sereni e vogliamo rassicurare gli italiani”. (Adnkronos)