Carceri: nuovo piano per i condannati al 41 bis
Il nuovo piano sulle carceri varato dal ministro della Giustizia
prevede una riduzione delle strutture di detenzione destinate ai boss
sottoposti al 41 bis e la realizzazione di nuove apposite strutture
penitenziarie. Ad annunciarlo è stato lo stesso Alfano, spiegando come
non verranno riaperte l’Asinara, Ponza e Pianosa, e che “le nuove norme
del 41 bis sono fortissime, ed è stato fatto il massimo, proprio al
limite della Costituzione”.
Secondo quanto spiegato dal
Guardasigilli, i detenuti condannati al regime 41 bis verranno
concentrati soltanto in alcune strutture altamente specializzate. “Le
nuove norme sul carcere duro sono un’innovazione fortissima, il massimo
di quel che poteva essere fatto rispettando la Costituzione”, ha detto
il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, elencando le novità
dell’articolo unico antimafia contenuto nel testo del ddl sicurezza
approvato dalla Camera.
Nel presentare il nuovo progretto
sulle carceri dell’esecutivo e le norme che regolano la detenzione e
l’utilizzo dei beni sequestrati ai boss, Alfano ha poi sottolineato i
poteri conferiti al prefetto per rendere breve l’intervallo fra il
blocco dei beni e quello dell’assegnazione ad associazioni di
volontariato che combattono la mafia. “Il governo intende trasformare i
tesori criminali in salvadanaio della legalità”, ha aggiunto.