Caro-benzina, ancora rincari: 1,6 euro al litro
Nuovo record storico per il prezzo della benzina che, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, sfiora la soglia di 1,6 euro al litro nella media nazionale. Nei distributori Tamoil, infatti, il prezzo alla pompa è salito a 1,599 euro al litro. Dopo il rialzo deciso ieri da Eni sulla benzina, questa mattina si è registrato un ritocco all’insù proprio per Tamoil. La compagnia libica ha aumentato i prezzi della benzina di 0,6 centesimi al litro, salendo così in media nazionale a 1,599 euro al litro. Ferme invece tutte le altre compagnie. Con l’aggiustamento di Tamoil, aumenta la media ponderata tra i diversi marchi: il prezzo della benzina guadagna 1 millesimo a 1,589 euro al litro, mentre resta stabile il gasolio a 1,495 euro al litro. I prezzi medi regionali restano sostanzialmente invariati con Piemonte e Veneto sempre a guidare la classifica con una media di 1,595 euro al litro sulla benzina e 1,496 euro al litro sul diesel. Valori massimi in Provincia autonoma di Bolzano con la verde a 1,632 euro al litro e il gasolio a 1,533 euro al litro. Discorso a parte nelle Regioni dove vige l’addizionale regionale (Abruzzo, Marche, Liguria, Campania, Molise, Calabria e Puglia) dove la media della benzina risulta più alta, con la Puglia a fare da battistrada a quota 1,643 euro al litro. “Un ennesimo aumento intollerabile ed ingiustificabile – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. E’ una speculazione fatta a danno dei portafogli degli automobilisti che dall’anno scorso ad oggi continuano a subire delle stangate sul prezzo del carburante, con l’aggiunta dei costi indiretti e delle accise, a dir poco inammissibili. Il tutto andrà a ricadere fortemente sull’inflazione per l’effetto a catena che si registrerà sul costo del trasporto dei beni. Inoltre, a fronte dei rincari sul prezzo del carburante, specialmente al Sud dove, per l’addizionale regionale, si sono raggiunte cifre record, quest’anno saranno messi a dura prova anche gli esodi estivi e i pacchetti vacanze a causa delle maggiorazioni e dei ritocchi dovuti all’aumento del costo del trasporto. Finora il Governo, nonostante appelli e proteste da parte di associazioni e cittadini, non ha mosso un dito per limitare questa immotivata corsa al rialzo e continua a far cassa sulle tasche degli italiani non provvedendo in primis al ridimensionamento delle accise e al ribasso ed al blocco dei prezzi!”