Non si arrestano gli aumenti sulla rete carburanti italiana. Oggi torna infatti a muoversi Eni con +0,6 centesimi sul prezzo raccomandato della benzina e +1,4 centesimi su quello del diesel. Su di 0,7 centesimi sulla sola verde anche Tamoil. Crescono ancora di conseguenza i prezzi praticati sul territorio dove si continuano a recepire i forti aumenti del fine settimana e i nuovi ritocchi al rialzo. La benzina è ormai, in media, abbondantemente oltre quota 1,6 euro/litro, mentre il diesel è davvero a un soffio da 1,5 euro/litro, sempre nei valori medi. A livello di punte massime oggi si rilevano picchi di 1,665 euro/litro per la benzina e di 1,520 euro/litro per il diesel, in entrambi i casi nella macroarea Sud. E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale per la rubrica Check-Up Prezzi QE.
A livello Paese, il prezzo medio praticato della verde (in modalità servito) va dall’1,613 euro/litro degli impianti Esso all’1,621 euro/litro di quelli Eni e IP (no-logo a 1,536). Per il diesel si passa dall’1,490 euro/litro dei punti vendita Esso all’1,499 euro/litro degli impianti Eni (no-logo a 1,413 euro/litro). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,733 euro/litro di Eni allo 0,750 di Shell (a 0,722 euro/litro le no-logo).
Quanto ai differenziali regionali, al Sud si registrano medie della benzina a quota 1,66 euro/litro (Sicilia) e vicinissime a 1,7 euro/litro in Campania – a causa dell’addizionale regionale di 3 centesimi al litro-. Minime in Piemonte e Veneto poco sotto 1,6 euro/litro in media. Per il gasolio registriamo un divario tra Nord e Sud di circa sei centesimi tra 1,48 euro/litro e 1,54 euro/litro, e punte di 1,55 euro/litro in Sicilia e nella provincia autonoma di Bolzano.
“I rincari del prezzo del carburante sembrano non arrestarsi più raggiungendo livelli e cifre eccessivi e preoccupanti oltre che improponibili – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Con tutte queste stangate quest’anno per l’esodo estivo ci sarà una grossa speculazione e l’auto diventerà per molti un mezzo proibitivo. In particolare in Campania dove i cittadini, a differenza della maggior parte delle regioni italiane, sono costretti a sborsare di più a causa dell’addizione regionale. La situazione è dunque diventata insostenibile ed urgono interventi immediati. Ancora una volta, e per motivazioni non giustificabili e chiare, gli automobilisti subiscono duri colpi al portafogli e tanti si vedranno costretti a rinunciare alle vacanze. Chiediamo – continua Pisani – alle autorità competenti di frenare la volata dei costi della benzina prendendo provvedimenti atti a tutelare l’interesse degli automobilisti. In particolare ci appelliamo alle istituzioni campane affinchè eliminino l’addizionale regionale che rende la situazione ancora più difficile per i cittadini”.