Caro carburanti, l’Unione Petrolifera sfida i consumatori
L’industria petrolifera sfida le associazioni dei consumatori. In palio
la credibilità sui prezzi dei carburanti. Con un comunicato, i
petrolieri chiedono infatti un confronto diretto in terreno neutro,
numeri alla mano, sul reale andamento dei prezzi dei carburanti
basandosi sugli unici indicatori ufficiali: i dati elaborati dal
Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Commissione Europea e dal
Platts. “Confronto che – scrivono i petrolieri – sino a oggi, le
associazioni dei consumatori hanno sempre evitato”.
Una volontà espressa dal presidente dell’Unione Petrolifera, Pasquale
De Vita, sulla scia delle polemiche dei giorni scorsi sugli aumenti del
prezzo del carburante alla pompa. De Vita ritiene che “le polemiche
abbiamo ormai superato ogni limite accettabile e ribadisce come non si
possa più continuare con le polemiche strumentali e pretestuose che le
associazioni dei consumatori sollevano ogni volta che i prezzi cambiano
sui mercati internazionali e quindi anche su quello nazionale.
Polemiche”, sottolinea De Vita, “assolutamente infondate e fatte al
solo scopo di giustificare un ruolo che dovrebbe essere svolto in modo
più corretto e responsabile. Qualsiasi variazione dei prezzi è sempre
dettata dall’andamento dei mercati internazionali dei prodotti rilevati
dal Platts che, è bene ricordare, in questo ultimo mese hanno mostrato
una rinnovata forza apprezzandosi in misura sensibile benché il greggio
abbia mostrato qualche segno di flessione. Speriamo”, conclude l’Unione
Petrolifera, “che questa volta le associazioni dei consumatori non si
sottraggano al confronto e che esso possa essere l’occasione per
tornare a parlare di fatti e non di sensazioni”.