Negli ultimi 10 anni i prezzi delle case sono aumentati del 50% con punte del 100% nei grandi centri urbani mentre i canoni di affitto sono cresciuti mediamente del 130% con punte del 145% nei grandi centri urbani: è quanto si legge in uno studio della Cgil presentato in Corso d’Italia nell’iniziativa “Bisogni abitativi e housing sociale”. Sui dati interviene il presidente dell’associazione NoiConsumatori, l’avvocato Angelo Pisani, il quale afferma che “ i prezzi delle abitazioni sono troppo alti e per le famiglie italiane risulta improponibile pagare le spese del mutuo”.
“Ci chiediamo come faccia un giovane studente o una coppia di sposi a comprare casa o a pagare un affitto – commenta Pisani -. Impossibile sostenere i prezzi delle case case che hanno rate alle stelle. Negli ultimi anni infatti i costi degli appartamenti nei maggiori centri urbani si sono raddoppiati vergognosamente. A ciò si aggiunga la precarietà del lavoro, gli aumenti dei beni alimentari e delle bollette. Sempre più ragazzi decidono, a fronte di queste difficoltà, di restare a casa con i genitori e di rinviare a data imprecistata i progetti per il futuro. E poi si parla tanto di bamboccioni, di mammoni che a trent’anni vivono ancora con mamma e papà! Ad esempio a Napoli per prendere un appartamento in affitto bisogna spendere in media dagli 800 ai 2000 euro. Peggio ancora se la casa la si vuole comprare: i monolocali più piccoli e scomodi partono da un minimo di 180mila euro mentre per un’abitazione di tre vani la spesa minima è di 300mila euro. Più economiche sono le case fuori il centro urbano dislocate ai margini delle periferie e lontane dai servizi di prima necessità. Il mattone è ormai l’oro degli ultimi anni ma è un privilegio per pochi!”