Carte clonate all’Ikea di Corsico, arrestato un commesso 26enne
MILANO – Era stato assunto da appena due mesi. E in questo
tempo E.L., 26 anni, commesso dell’Ikea di Corsico, era già riuscito a
«duplicare» 43 carte di credito di altrettanti clienti per acquistare
online televisori, macchine fotografiche, telefoni cellulari e
biglietti aerei per il Brasile, dove andava a trovare il suo compagno.
La somma degli acquisti supera i 90 mila euro. Le manette ai polsi del
cassiere, che dall’età di 15 anni aveva già collezionato una serie di
denunce per truffe, rapine improprie e falso, sono scattate martedì
pomeriggio, quando gli agenti della Polizia postale hanno finto di
effettuare una consegna di telefonini ordinati online (in realtà il
pacco era vuoto) nell’appartamento del giovane, in via Santuario del
Sacro Cuore a Milano. Nell’abitazione gli investigatori hanno trovato
anche alcuni televisori e macchine fotografiche, verosimilmente
provento delle truffe telematiche, che sono stati sequestrati.
LA SCOPERTA – A consentire di risalire al cassiere dell’Ikea
sono stati alcuni dipendenti di diversi istituti di credito del
Milanese che, da gennaio, avevano segnalato agli agenti una serie di
movimenti bancari sospetti. Tutti i clienti derubati, molti dei quali
non si erano ancora accorti degli ammanchi sui rispettivi conti
correnti, avevano in comune acquisti effettuati proprio nella sede
dell’Ikea di Corsico. Da qui sono stati approfonditi gli accertamenti
che hanno portato dritti ad E.L. Le carte clonate dal truffatore erano
tutte «Carta Sì» e «American Express». In poco più di due mesi le
operazioni online illecite effettuate dal commesso sono state 71. Il
26enne è rinchiuso a San Vittore con l’accusa di truffa.
IKEA: «CASO ISOLATO E SUBITO SCOPERTO» – La società svedese in
un comunicato ha precisato che si tratta di un caso isolato, scoperto
grazie alla stretta collaborazione con la polizia locale. E ha
annunciato che i suoi legali stanno studiando «la migliore formula per
tutelare l’azienda dai rilevanti danni di immagine subiti». «Ikea,
sottolineando che si tratta di un caso isolato che non ha precedenti
nel nostro Paese – puntualizza la nota – vuole tranquillizzare i propri
clienti ricordando che il sistema di controllo interno ha reso
possibile la rapida individuazione dell’illecito e del responsabile».
IL CONSIGLIO – Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP
Italia (multinazionale specializzata nella protezione delle carte di
pagamento), – dà un consiglio: «Attivare il servizio SMS di notifica
degli acquisti effettuati con la carta ci dà l’allarme al primo
acquisto fraudolento. Se, infatti, dovessimo ricevere l’avviso che la
nostra tessera è stata usata per un pagamento da noi non autorizzato,
non dovremmo far altro che avvisare l’emittente la carta, che
provvederà al blocco della stessa. Perciò il numero di blocco, che
l’84% delle persone intervistate non conosce a memoria, deve essere
tenuto sempre a portata di mano».