Carte di credito clonate? Ecco un utile vademecum
Sono in costante aumento gli episodi
di clonazione di carte di credito e/o bancomat che periodicamente
vengono segnalate. Il fenomeno dalle dimensioni notevoli sull’intero territorio
nazionale si presenta quanto mai insidioso. In molti casi, infatti, il titolare della carta di credito si rende
conto di aver subito gli illeciti prelievi con un certo ritardo rispetto alle
singole operazioni, quando, ormai, il danno di natura economica è diventato
ingente.
Per cercare di fronteggiare tale fenomeno e di fornire un aiuto informativo
ai consumatori, ecco un decalogo molto utile:
1) attivare dei servizi di notifica sms per ogni operazione effettuata
con la carta di credito e/o bancomat;
2) non lasciare incustodita la carta;
3) predisporre sempre un controllo periodico dei propri movimenti;
4) nei negozi, in particolare in quelli nei quali non ci si reca
abitualmente, controllare sempre che la carta sia inserita negli appositi
dispositivi, e che essi non presentino anomalie;
5) in caso di prelievo al bancomat, prima di inserire la carta,
verificare che quest’ultimo si presenti privo di alterazioni;
6) coprire sempre la tastiera con una mano quando si digita il codice
segreto;
7) non inviare i propri numeri della carta di credito ed il
PIN tramite email anche se lo richiedono espressamente;
8) in caso di prelievi anomali bloccare immediatamente la carta di
credito e/o il bancomat;
9) sporgere denuncia presso il comando di polizia o dei carabinieri;
10) richiedere il risarcimento dei danni subiti alla banca e/o alla
posta.
“Abbiamo ritenuto opportuno
approntare il vademecum per cercare di offrire un aiuto informativo concreto ai
titolari di carte di credito e/o bancomat. Purtroppo sono in sensibile aumento
le segnalazioni di clonazione e, quindi, di illeciti prelievi. Speriamo,
quindi, che, attraverso i nostri consigli, i consumatori possano evitare di
subire tale tipo di truffa che si traduce, inevitabilmente, in un
danno di natura economica spesso di notevole entità” afferma l’avv.
Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori.
Anche qualora il titolare di carte di credito e/o bancomat dovesse subire la
clonazione, comunque, non deve disperare. Buone notizie arrivano, infatti, dal
versante giudiziale. Al di là, infatti, della responsabilità penale di coloro
che hanno realizzato la truffa, ove ne ricorrano gli estremi, i titolari
delle carte di credito e/o bancomat possono richiedere direttamente alla banca
e/o alla posta il risarcimento del danno patito.
“Parallelamente all’aumento dei casi di clonazione si sta registrando,
fortunatamente, un numero sempre crescente di sentenze con le quali viene
riconosciuto, in sede civile, il risarcimento del danno patito dai titolari di
carte di credito o bancomat. Ad essere condannati in questi casi sono le banche
e Poste Italiane le quali sono tenute a comportarsi con diligenza
adottando le misure necessarie ad evitare manomissioni. È stato, infatti, più
volte affermato, da ultimo in favore di un nostro associato, il principio in
virtù del quale sussiste la responsabilità dell’ente proprietario della
macchina erogatrice di somme di danaro per omessa vigilanza e la cattiva
gestione degli strumenti atti a rilevare tempestivamente l’illecito
prelievo. Di conseguenza, i consumatori hanno diritto al rimborso della somma
agli stessi illecitamente sottratta” conclude l’avv. Angelo Pisani.