Cartelle Equitalia sospese per le aziende creditrici della PA
Cartelle esattoriali Equitalia di aziende e imprenditori oggetto di sospensione se gli stessi hanno crediti non saldati nei confronti della Pubblica amministrazione.
E’ questa una delle più importanti novità contenute nel decreto legge sui debiti della Pubblica amministrazione che è stato approvato dalla Camera in terza lettura con 508 voti favorevoli e nessun contrario. Il provvedimento sblocca circa 40 miliardi di euro in un anno per ridare ossigeno alle imprese che aspettano da anni di saldare il conto con lo Stato e anche ai professionisti, visto che si prevede che i singoli professionisti potranno riscuotere i crediti accumulati nei confronti della PA.
Ma un capitolo molto importante è quello che riguarda aziende e imprenditori che vantano crediti verso il Fisco non saldati e hanno in pendenza cartelle esattoriali emesse da Equitalia. E’ stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo a decretare la sospensione delle cartelle Equitalia per questi imprenditori che hanno ricevuto cartelle esattoriali e che ancora non hanno visto saldati i loro crediti da parte del Fisco. In tal caso il valore della cartella esattoriale dell’imprenditore deve essere di importo pari o superiore al debito fiscale accertato.
Nonostante l’iniziale reticenza del sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità in considerazione dell’acclamazione dimostrato dall’Aula intera. “Un atto di civiltà giuridica che permette in molti casi di evitare la chiusura di aziende e la perdita di numerosi posti di lavoro, oggi più preziosi che mai”- così ha commentato il deputato Angelo Rughetti del Pd. Fa eco alle parole di Rughetti, Paola De Micheli, vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera, secondo cui l’approvazione del decreto che sblocca 40 miliardi di pagamenti pubblici alle imprese, “è un altro significativo passo in avanti e rappresenta la più importante manovra economica degli ultimi anni. Le imprese non possono davvero più aspettare e questo provvedimento deve rappresentare solo l’inizio per arrivare in tempi rapidi a saldare i debiti della pubblica amministrazione con chi lavora e produce ricchezza per il Paese”.
Fonte: www.investireoggi.it