Cartelle pazze” a Fiumicino, la denuncia di Gil
Quando noi parliamo parliamo delle difficoltà dei cittadini capiamo anche le difficoltà dello Stato, e comprendiamo che tenti di reperire soldi la dove può. Ciò che non va bene è tramutarsi in persecutore degli onesti, mettendo i cittadini in ginocchio dopo avergli chiesto di pagare cose di 7, 8 o addirittura 9 anni fa”.
A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino) “Lo Stato oggi – prosegue Russo – sembra sostituito da Equitalia; il denaro lo maneggiano loro, i debiti li maneggiano loro. E lo fanno con un modo di operare che non è più accettabile. E’ vero che la legge impone a tutti i cittadini di conservare alcune ricevute anche per 10 anni, ma lo fa perché se eccezionalmente dovesse capitare ad una persona di dover dimostrare che l’ha pagata quella persona deve avere la carta che ne dia conto. Ma deve essere l’eccezionalità, non la regola, come fa Equitalia che in questo periodo, proprio a Fiumicino, sta chiedendo con gli interessi soldi per multe di 9 anni fa, Ici dei primi anni 2000. Centinaia di cartelle stanno arrivando a pioggia, con il solo evidente scopo di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, In molti hanno pagato, e con la ricevuta in mano perdono intere giornate di lavoro per dimostrare ciò che Equitalia avrebbe dovuto già sapere, e cioè che il cittadino onesto aveva fatto la sua parte. Ma quanto conservano le ricevute per così tanti anni? Quanti hanno avuto vicende familiari che in qualche modo hanno fatto perdere le ricevute? Quanti sono troppo anziani per poterle andare a recuperare? E così, basandosi su queste “mancanze”, Equitalia strappa letteralmente dalle tasche altri soldi ai cittadini già in crisi economica. Così non va, e bisogna gridarlo forte”.
Sappiamo che il Consiglio comunale non ha potere diretto d’intervento su queste questioni, ma come non lo ha nemmeno nelle grandi questioni internazionali. Eppure in occasione dei marò, o in altre occasioni, il Consiglio di questo comune e di altri ha fatto sentire la propria voce, se non altro per testimoniare un interesse vero verso quel problema. Bene, chiediamo ai consiglieri del Comune di farsi promotori di una mozione per dire ad Equitalia di allentare la morsa su questo territorio, concentrandosi su coloro che effettivamente non hanno pagato e lasciando stare i cittadini normali. Serie verifiche prima di chiedere soldi alla gente dovrebbero essere doverose, non solo in termini economici ma in termini di equità e giustizia. Altro che Equitalia…”