Case che si scaldano da sole
per il riscaldamento e l’acqua calda, addio. Il sogno di tutti è già
una realtà a San Maurizio Canavese, in provincia di Torino, dove sono
state realizzate le prime case in Piemonte, fra le prime in Italia, in
grado di azzerare completamente il costo della bolletta e le emissioni
inquinanti per l’ambiente. È il complesso residenziale Europa.
«All’avanguardia usando tutti elementi abbastanza semplici – racconta
l’ing. Maurizio Lando, amministratore delegato di Sefas, l’impresa
costruttrice – innanzitutto l’acqua di prima falda, che in quella zona
è a pochi metri di profondità. L’abbiamo intercettata scavando dei
pozzi dai quali viene estratta e mandata in speciali macchine, le pompe
di calore, che, sfruttando il principio di Carnot, lo trasferiscono
all’impianto di riscaldamento e a quello dei sanitari. Sono strumenti
che funzionano ovviamente ad energia elettrica, che viene fornita dai
pannelli solari installati sul tetto degli edifici».
Riscaldamento d’inverno, raffreddamento d’estate, zero inquinamento.
Gratis. Eppure a vederle da fuori, sono palazzine come tutte le altre,
me è il loro “cuore” tecnologico a essere all’avanguardia. Risorse del
territorio ed elementi naturali, sole e acqua, sono stati sfruttati per
rendere possibile anche in Italia un tipo di realizzazione più comune
all’estero, nel nord Europa in particolare. «L’elemento importante–
spiega l’ing. Giovanni Lippolis, presidente di LL Enginereeng, la
società di progettazione – è che questo tipo di impianto è inserito in
una costruzione assolutamente tradizionale dal punto di vista
architettonico: sono dei normali condomini e non villette in stile
“casa di Heidi”. Questo perché la gente, pur apprezzando l’aspetto
ecologico ed economico, quando compra una casa vuole innanzitutto un
luogo in cui sentirsi a suo agio».
Un “ciclo chiuso” virtuoso
che gli Enti Locali sperano possa essere realizzato anche da altre
parti del territorio, tanto che la Regione Piemonte l’ha indicato come
“impianto modello per il risparmio energetico”, concedendo al complesso
anche un contributo economico che consente di ridurre il costo finale
per gli acquirenti.