Case fuorilegge, record in Campania
208.409 case-fantasma in Campania. Inquietanti i dati sugli immobili fuorilegge nella nostra regione. Su due milioni di case non denunciate alle agenzie del Catasto in tutta Italia, più di 200mila sono solo in Campania. Il record è stato raggiunto a Salerno con 93.389 appartamenti non dichiarati mentre nella città partenopea se ne sono registrati 59.859, superata solo da Roma e Cosenza. I numeri sono frutto dell’indagine dell’Agenzia del territorio in merito all’adozione di misure anti-evasione, avviata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Se si considera la percentuale ogni 100 abitanti il primato negativo spetta ad Avellino, mentre per chilometro quadrato Napoli batte di gran lunga tutti (51,3%). Sulle percentuali emerse dallo studio l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’ associazione NoiConsumatori.it, afferma che”negli ultimi trent’anni il fenomeno dell’abusivismo edilizio è cresciuto a dismisura in tutta la Campania seminando morte e distruzione”. “Basta pensare alla morte, avvenuta alcune settimane fa a Granturco, dei due senzatetto extracomunitari schiacciati da una palazzina abusiva e pericolante, oppure al caos di Ischia e dei quartieri dei Camaldoli e di Pianura, dove, sempre di queste ultime settimane, si è verificato lo sgombero di oltre 200 famiglie da un’edificio non registrato e considerato a rischio. E’ necessario, , con controlli e verifiche opportune e costanti nel tempo, estendere il condono edilizio, secondo la legge 326/2003, al fine di evitare che le grandi tragedie che ci hanno colpito finora non accadano più e di tutelare la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini” – afferma Pisani.
Onde eliminare questo problema, nelle ultime settimane, il Governo attraverso il decreto anti-ruspe ha stoppato le opere di demolizione degli edifici abusivi ed a rischio. L’obiettivo di tale provvedimento, per adesso ancora al vaglio del Parlamento Europeo, è di diffondere il condono in tutte le zone soggette a vincolo. Inoltre, riguardo alle case-fantasma, è invece in arrivo una sanatoria anti-sanzioni che dovrebbe consentire al Tesoro di recuperare 1,5 miliardi di euro. Sulla questione le istituzioni competenti e gli enti locali stanno discutendo su tre possibili soluzioni: Gli inadempienti potrebbero regolarizzarsi nell’arco di due mesi dall’entrata in vigore della nuova norma versando solo le imposte dovute negli ultimi due anni. Oppure avranno sei mesi di tempo ma in questo caso dovranno sborsare le tasse dei cinque anni precedenti ed infine i trasgressori che non si metteranno in regola saranno obbligati a versare anche le penali.