Caserta, rivuole il corpo da modella e si opera al seno dopo il parto: è in coma
CASERTA (22 maggio) – Il suo carattere e
forse anche il suo destino racchiusi nel suo nome: Annabella. Voleva
riacquistare il suo fisico da top model, ci aveva pensato su tante
volte, a quell’intervento. Si era anche preparata psicologicamente
confidando a un’amica la sua intenzione di provarci: un’operazione per
rimodellare il seno, giudicato un po’ troppo cadente dopo il periodo di
allattamento della figlioletta. Ora Annabella Benincasa, 35 anni,
originaria di Cava de’ Tirreni, nel Salernitano, è ricoverata in
condizioni gravissime all’ospedale di Caserta dopo essersi sottoposta a
un intervento di mastoplastica additiva in un centro clinico privato
del Casertano.
Le sue condizioni sono definite critiche dai medici del reparto di
rianimazione del presidio sanitario: la donna è in coma farmacologico.
Il primo referto medico parla di «ipossia cerebrale», vale a dire uno
stato patologico dovuto alla mancanza di afflusso dell’ossigeno al
cervello. A detta dei sanitari tale situazione sarebbe scaturita in
seguito a un arresto cardio-circolatorio avvenuto nella struttura
privata durante le fasi dell’intervento di chirurgia estetica,
praticato in anestesia locale con sedazione della paziente.
Sarebbe stata questa la fase, molto delicata, nel corso della quale
l’organismo della donna non ha retto, provocando la momentanea crisi da
cui è scaturita l’assenza di ossigenazione al cervello. Le condizioni
della paziente sono costantemente monitorate sebbene i medici non
abbiano ancora sciolto la prognosi.
Né i sanitari sono al momento in grado di ipotizzare quali potrebbero
essere le conseguenze – a livello cerebrale, motorio, circolatorio –
qualora il quadro clinico dovesse migliorare. Ed è commovente –
racconta il personale dell’azienda ospedaliera di Caserta – la
preoccupazione e l’attesa dei familiari della donna. A cominciare
dall’angoscia che ha investito il marito, Alessandro Apicella che,
sfogandosi con alcuni dirigenti del presidio, avrebbe confessato di non
sapere che la moglie avesse deciso di sottoporsi a quell’intervento.
Una versione confermata anche da un’amica di Annabella: è stata lei ad
accompagnarla, lo scorso 13 maggio, presso la struttura privata dove
era stata programmata l’operazione. Ed è stata ancora lei a chiamare
subito i soccorsi quando si è resa conto che la situazione stava
precipitando.
La donna infatti è giunta in ospedale con un’ambulanza del 118: i
rianimatori hanno cercato subito di riprendere le funzioni vitali ma è
assai probabile che il tempo intercorso dalla crisi cardio-circolatoria
e l’arrivo dei soccorsi abbia potuto compromettere la situazione. Non
si dà pace, Alessandro. Ieri un viavai di amici e conoscenti lo ha
raggiunto nella sua officina di elettrauto in corso Principe Amedeo:
volevano sapere delle condizioni di Annabella, nella speranza di buone
notizie. Tutti con una parola di conforto, con un gesto di affetto, con
un sorriso di solidarietà.
Poi, per Alessandro, ancora la corsa disperata all’ospedale di Caserta
dove da nove giorni la sua compagna è ricoverata. Cercando di farcela.
E dove, appena saputa la notizia, è stata trattenuta per accertamenti
anche la madre di Annabella, colta da malore per lo sconforto e lo
spavento. Lei è fuori pericolo, dicono i medici, soltanto una crisi
d’ansia: ed è stata dimessa.
La famiglia di Annabella ha detto di aver presentato una denuncia ai
carabinieri: vogliono sapere tutta la verità, chiedono che eventuali
responsabilità o negligenze siano accertate. In ospedale arrivano anche
alcune amiche: ricordano la sua voglia di ritornare in forma come un
tempo, di riconquistare quel fisico mozzafiato in parte appesantito,
cinque anni fa, dalla gravidanza in seguito alla quale è poi nata una
bambina. L’unica figlioletta, ora accudita dalle zie.