Caserta, si opera al seno e finisce in coma
Malasanità. L’ennesimo episodio. Annabella Benincasa, 35 anni, originaria di Cava de’ Tirreni, si è sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica al seno. Ma qualcosa all’ospedale Sant’Anna di Caserta non è andato per il verso giusto. La donna sarebbe stata vittima di un arresto cardiaco causato da un’embolia dopo l’incisione per l’introduzione delle protesi. Da cinque giorni è in coma, la diagnosi medica parla di encefalogramma piatto, ovvero morte celebrale. La Commissione di inchiesta della Camera ha aperto un’indagine in merito a cui stanno lavorando i Carabinieri. A quanto pare la clinica casertana sarebbe priva della sala di rianimazione e quindi impossibilitata a far fronte a casi d’emergenza. In pratica Annabella Benincasa non poteva essere operata lì, proprio per la mancanza di strumenti adeguati in caso di imprevisti. Eppure i medici dell’ospedale hanno proceduto lo stesso. Si è trattato di una brutta negligenza o rientrava tutto nelle norme? Gli uomini dell’Arma sono al lavoro per far emergere la verità. Intanto il Ministero della Salute ha inviato gli ispettori e ha chiesto al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, una relazione sull’accaduto per chiarire cosa sia successo ed effettuare tutti gli accertamenti di sua competenza.
“Siamo di fronte all’ennesimo episodio di malasanità – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Come è possibile operare un paziente senza un opportuno reparto di rianimazione? E’ da irresponsabili far correre rischi del genere alle persone. Si faccia al più presto chiarezza sul gravissimo episodio per individuare i responsabili dell’accaduto che devono pagare per aver agito in maniera sconsiderata causando il coma della 35enne. Se ci fossero stati mezzi adatti per fronteggiare gli imprevisti, che qualsiasi medico deve mettere in conto anche per l’operazione più banale, probabilmente la donna adesso non si ritroverebbe con una diagnosi che dichiara l’ encefalogramma piatto”.