Cassazione: attenzione al semaforo anche con il verde
Il conducente di un autocarro, allo scattare del verde del semaforo, effettua una rapida ripartenza. Non si accorge però che vi è un pedone che sta attraversando la strada e finisce per investire il malcapitato, cagionandone la morte.
La condotta del guidatore viene giudicata negligente, imprudente e in violazione dell’art. 191, comma 1, del codice della strada (che disciplina il comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni). I giudici spiegano che la vittima aveva iniziato l’attraversamento pedonale con semaforo a luce gialla, ma l’imputato aveva fermato il mezzo in posizione irregolare, occludendo così completamente l’attraversamento pedonale. La pena per il guidatore: 6 mesi di reclusione e sospensione della patente di guida.
L’imputato presenta poi ricorso per Cassazione, ma gli Ermellini pongono l’accento sull’intralcio causato dalla posizione irregolare del mezzo, “fonte di grave pericolo per l’incolumità dei pedoni in fase di attraversamento” e spiegano che il guidatore “avrebbe dovuto ispezionare attraverso tutti gli specchietti la situazione della strada intorno a sé e, nuovamente scattato il verde, avrebbe dovuto ipotizzare che qualcuno potesse ancora trovarsi nel cono d’ombra anteriore del camion, ovvero nei pressi dello stesso e, quindi, attendere qualche secondo prima di partire e non invece partire immediatamente allo scattare del verde”. La Cassazione, con sentenza 23307/13, rigetta dunque il ricorso.