Cassazione: cane abbaia di notte? Scatta la condanna penale per il proprietario
La prima sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza n.715/2010)
ha ricordato che il proprietario di un cane deve evitare che sia
arrecato disturbo ai vicini di casa. Diversamente risponderà del reato
previsto e punito dall’art. 659 c.p. “Disturbo delle occupazioni o del
riposo delle persone”. Si tratta, spiega la Corte di una
contravvenzione in cui “l’elemento psicologico dell’illecito è
costituito dalla mera volontarietà della condotta”. Questa volontarietà
peraltro si può desumere da oggettive circostanze di fatto “senza che
risulti necessaria l’intenzione dell’agente di disturbare la quiete
pubblica”. Il reato sussiste quando il fatto di per sè risulta idoneo ad
“arrecare fastidio a un numero indeterminato di persone” anche a
prescindere da fatto che sia provato l’effettivo disturbo arrecato. Va
quindi condannato – conclude la Corte – chi nonostante le proteste
ripetute dei vicini non impedisce al proprio cane di abbaiare dirante le
ore di riposo. Il caso esaminato dai giudici di Piazza cavour riguarda
due coniugi proprietari di due cani pastori che nelle ore notturne,
dal cortire di casa, abbaiavano sistematicamente in modo petulante e
molesto.
infattti Leggete bene… ad "arrecare fastidio a un numero indeterminato di persone" anche a prescindere da fatto che sia provato l’effettivo disturbo arrecato. Quindi è inutile se un cagnolino abbaia e si lamenta solo un vicino. meditate gente meditate