Cassazione: "Cori ultras contro polizia allo stadio sono un reato"
Va incontro a una condanna chi, allo stadio, esorta i tifosi a scandire slogan offensivi contro le forze dell’ordine. Lo sottolinea la Cassazione,
confermando la condanna a 5 mesi e 10 giorni di reclusione (pena
sospesa) inflitta ad un uomo dalla Corte d’appello di Catanzaro per
istigazione di reato. L’imputato era invece stato assolto in primo
grado dal gup di Crotone “perché il fatto non sussiste”.
Il
giudice aveva ritenuto che da parte dell’uomo, il quale, capo della
tifoseria del Crotone, aveva sollecitato gli ultras a scandire slogan
quali “celerino pezzo di m…” e “poliziotto primo nemico“,
non vi era stata un’istigazione né al reato di oltraggio, né
all’ingiuria, poiché tali offese riguardavano il “prestigio di
un’intera categoria e non il decoro di una signola persona”, e non
erano state “pronunciate al cospetto dell’organo cui erano rivolte”.
La
Suprema Corte (prima sezione penale, sentenza n. 4081) ha rigettato il
ricorso dell’imputato contro il verdetto d’appello di condanna: “non si
ritiene invero di poter avallare un’artificiosa distinzione fra i
singoli soggetti appartenenti a una categoria e la categoria stessa”
dato che “l’appartenenza ad una categoria costituisce parte integrante
anche ai singoli soggetto-persone fisiche, i quali hanno diritto a
essere tutelati anche quali singoli appartenenti ad una categoria,
sicché le offese alla categoria non possono ripercuotersi anche sui
singoli appartenenti ad essa”.
Le espressioni pronunciate dal
capo ultras, inoltre “anche nel presente momento storico”, aggiungono
gli “ermellini”, sono “parole percepite dalla generalità dei consociati
come idonee ad arrecare offesa al patrimonio di rispettabilità ed
onorabilità, cui ha diritto qualsiasi categoria professionale, ivi
compresa quella della polizia di Stato” e ciò “in maggior misura nella
specie in esame, nella quale – conclude la Cassazione – tali
espressioni offensive hanno formato oggetto di pubblico incitamento ad
una denigrazione della polizia di Stato gratuita ed immotivata”.