Cassazione: è legittimo che la RAI ‘infastidisca’ i non utenti con lettere di pagamenti canone
Risulta legittimo l’invio di lettere da parte della RAI ai non utenti, invitando gli stessi a pagare il canone. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12885 del 2009 perchè l’invio delle lettere è destinato a coloro i quali possiedono un televisore e pertanto ‘devono’ pagare il canone. La Cassazione ha così accettato il ricorso della RAI che era stata condannata a risarcire, con la somma di 100 euro, un non utente del servizio che si era rivolto ad un giudice di pace perchè si era visto sommerso da ‘inviti’ che lo sollecitavano a pagare il canone.
Dunque, nonostante la ricezione di suddette lettere possa arrecare disagio, ansia e disappunto nel cittadino, quest’ultimo non ha diritto di essere risarcito del danno.