Cassazione: è molestia dichiarare via sms un tradimento alla ex dell’amante
Rischia una multa per il reato di molestie
l’amante che si prende la briga di rivelare via sms le “corna” alla
rivale tradita. Poco importa se il tradimento è cosa risaputa. Chi lo
riceve subisce in ogni caso una «lesione della dignità». Parola di
Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso di una 36enne
calabrese Graziella A., condannata dal Tribunale di Castrovillari per
molestie in danno di Franca M. con una multa di 300 euro, sospesa con
la condizionale. In effetti, rileva la prima sezione penale nella
sentenza 28852, Graziella aveva inviato soltanto 5 messaggini a Franca
M. dal 29 al 31 luglio 2007. Messaggini in cui Graziella faceva
riferimento alla relazione sentimentale da lei intrattenuta con il
convivente di Franca, dal quale aveva avuto anche una figlia,
riportando «asserite espressioni dell’uomo in termini sprezzanti nei
confronti della compagna».