Cassazione Guai a molestare il tifoso durante il rito della partita in tv
(ANSA) – MILANO, 5 SET – Un telespettatore sportivo,
infastidito, innervosito, fino a risentirne come danno
esistenziale, da quegli inserti pubblicitari che vengono
trasmessi senza interrompere il programma, ha intentato e vinto
una causa contro Mediaset per gli spot durante le semifinali di
Champions League nel 2003. Lo rende noto l’avvocato Angelo
Pisani, presidente di Noiconsumatori.it. Al telespettatore sono
stati riconosciuti 100 euro di danni.
Il ricorso, in difesa della tutela dei diritti soggettivi
presentato contro Mediaset e Rti, e’ arrivato fino alla
Cassazione, che ha avallato una sentenza emessa dal Giudice di
Pace. A un giudice di pace si era infatti rivolto il
telespettatore, sostenuto da Noiconsumatori, lamentando un
‘danno esistenziale da alterazione psichica e stress per il
bombardamento pubblicitario durante le semifinali di Champions
League’. Il magistrato onorario, con una pronuncia equitativa,
aveva accolto le domande di Pisani e riconosciuto, oltre spese,
100 euro di risarcimento per lesione del diritto alla
tranquillita’ esistenziale dell’appassionato di football,
innervosito dai ripetuti ‘promo’ di una rivista sportiva,
condannando in solido Mediaset e Rti. Il telespettatore aveva
infatti segnalato, in particolare, l’inquadramento delle
‘segnalazioni’ del telecronista. Per lui si trattava di
pubblicita’ occulta, per la societa’ di produzione televisiva di
‘autopromozione lecita di un prodotto editoriale collaterale’.
Anche le Sezioni unite della Cassazione (alle quali si e’
arrivati, afferma Pisani, per volonta’ di Mediaset) hanno
ravvisato l’illiceita’ dei ‘promo’ mascherati, qualificati
”messaggi pubblicitari in contrasto con la normativa vigente”
(legge 249/97).(ANSA).