Cassazione: il convivente non è un ospite a rapporto finito non si può cacciare di casa
Più tutela per le coppie di fatto: anche se finisce il rapporto, il partner non può essere buttato fuori casa dall’oggi al domani anche se la casa è di proprietà dell’altro. Lo sottolinea la Cassazione con una sentenza della Seconda sezione civile depositata oggi.
È il caso di un’ex coppia di fatto in provincia di Roma. I giudici hanno dato ragione all’uomo che si era visto estromesso dalla compagna dalla casa dove avevano convissuto.
I giudici di piazza Cavour, a sostegno della loro tesi, citano la più recente giurisprudenza, anche costituzionale, osservando che “pur mancando una legge organica sulla convivenza non fondata sul matrimonio, il legislatore nazionale non ha mancato di disciplinare, e con accresciuta intensità in tempi recenti, settori di specifica rilevanza della stessa”.
La famiglia di fatto, si sottolinea nella sentenza, “è compresa tra le formazioni sociali che l’Articolo 2 della Costituzione considera la sede di svolgimento della personalità individuale”, e il convivente “gode della casa familiare, di proprietà del compagno o della compagna, per soddisfare un interesse proprio, oltre che della coppia”, che assume “i connotati tipici della detenzione qualificata”.
Il convivente non è un ospite quindi e per questo non è lecito cacciarlo repentinamente e con violenza dalla casa dove si sono passati anni insieme, anche se il rapporto sentimentale è ormai naufragato.
Fonte: roma.repubblica.it