Cassazione, illecito disciplinare per il mancato assolvimento dell’ obbligo di formazione continua
La sottrazione agli adempimenti previsti dagli Ordini, in tema di
formazione e aggiornamento professionale, configura illecito
disciplinare; di conseguenza le eventuali sanzioni applicate dal
Consiglio sono da considerarsi assolutamente legittime.
Ad affermarlo è la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2235 del
1° febbraio scorso, con la quale è stato, in parte, respinto il ricorso
presentato da un notaio a cui erata applicata la sanzione disciplinare
della censura per aver conseguito solo 93 crediti formativi sui 100
richiesti per il biennio 2006-2007.
La Suprema corte, cui spetta l’ultima parola in tema di sanzioni
disciplinari, ha accolto solo in parte il ricorso precisando che: “…il
notaio deve curare l’aggiornamento della propria preparazione
professionale mediante l’acquisizione di specifiche conoscenze di tutte
le materie giuridiche che la riguardano tale aggiornamento il notaio S.
doveva porre in essere nell’arco di due anni (maturando nel corso di 24
mesi 100 crediti formativi) e la sanzione comminata allo stesso
riguarda un comportamento continuato nell’arco di due anni, e non
integrante, pertanto, una condotta isolata“.
“…la circostanza che
gli ordinamenti professionali impongono ai propri iscritti determinati
comportamenti conformi al loro codice deontologico- non significa che
detti ordini introducano requisiti, per l’esercizio delle varie
attività professionali non previste espressamente dalla legge“.
“…pur risultando pacifico
che lo S. aveva prospettato la esistenza di particolari condizioni di
salute che gli avevano impedito di raggiungere i crediti formativi
minimi previsti- e quindi, in buona sostanza, la ricorrenza di
specifiche circostanze attenuanti a norma dell’articolo 144, comma 1,
legge professionale, nulla ha osservato al riguardo la pronunzia
impugnata, omettendo di indicare le ragioni che si opponevano alla
concessione di tale beneficio”.
Il rischio di sanzione disciplinare è stato dunque valutato sulla
base di eventuali circostanze che possono condizionare i tempi di
acquisizione dei crediti formativi: ad esempio i motivi di salute
possono impedire la frequenza dei corsi tenuti fuori dalla propria sede.
Per evitare queste difficoltà di trasferte e di impegni di lavoro,
molte professioni hanno introdotto la modalità di formazione a distanza
o l’autoformazione.
Il Consiglio nazionale forense, per esempio, ha
di recente approvato un sistema di corsi e-learning da fruire
direttamente dallo studio, con consegna di un attestato finale. La
partecipazione effettiva del professionista davanti al video è
confermata dalla presenza di quiz a sorpresa e casuali che appaiono
durante la video-lezione.