Cassazione, le nozze rom non salvano dall’espulsione
Le nozze rom non salvano l’immigrato dall’espulsione. Lo dice la Cassazione che sottolinea come questa unione nel nostro Paese non abbia una legittimazione davanti alla legge. La Sesta sezione civile ha accolto così il ricorso del Ministero dell’Interno che si è opposto al sì a rimanere nel nostro Paese accordato dal Giudice di pace di Milano ad un bosniaco che si era sposato a Milano, con rito rom nel 2006, con una connazionale in attesa di un figlio.
Il Viminale ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che “il rapporto di convivenza opera a condizione che tale rapporto trovi riconoscimento nell’ordinamento giuridico”.
Scrive la Suprema Corte che il Giudice di pace commette dunque un errore “nel riconnettere apodittica rilevanza giuridica nello Stato italiano al preteso matrimonio rom, del quale, non è detto potersi predicare la rilevanza in questo o quell’ordinamento di appartenenza comune o di celebrazione dello stesso”.
Torna pertanto in vigore l’espulsione con effetto immediato adottata dal prefetto di Milano. (Adnkronos)