Cassazione: l’estensione della rete stradale non esclude la responsabilità dell’ente per l’infortunio dovuto a cattiva manutenzione
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 24793 del 5 novembre 2013, ha accolto il ricorso di una donna settantenne, residente a Napoli, che in seguito a una caduta dovuta ad un rialzo nel basolato aveva riportato la rottura della rotula. Secondo la Suprema Corte, l’estensione della rete stradale non esclude la responsabilità dell’ente per l’infortunio dovuto a cattiva manutenzione.
Scrive la Cassazione: “la giurisprudenza di legittimità è ormai orientata nel senso che la responsabilità dell’ente proprietario della strada prescinde dalla maggiore o minore estensione della rete e deve invece esser accertata o esclusa in concreto in relazione alle caratteristiche della stessa, alle condizioni in cui solitamente si trova, alle segnalazioni di attenzione, e all’affidamento che su di esse fanno gli utenti, tra cui gli interventi di manutenzione, secondo criteri di normalità…. Spetta all’ente proprietario provare di aver assolto, con efficace diligenza, gli oneri di organizzazione dell’attività di sorveglianza per garantire la sicurezza dell’uso della strada”, così da “eliminare le anomalie più pericolose e prevedibili” anche in ragione del materiale di rivestimento, come nel caso del basolato.
Ma ricorda la Suprema Corte che “i danni da caduta sono originati da incidenti a prevenzione bilaterale in cui sia danneggianti che vittime devono adottare opportune misure preventive idonee a diminuire i rischi di incidenti“.