Cassazione: madre costringe bambina a tagliarsi i capelli? È abuso dei mezzi di correzione.
Integra reato il comportamento della madre che impone alla figlia minore di età il taglio dei capelli. Secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 11251/2011, emessa in particolare dalla sesta sezione penale, tale comportamento integrerebbe il delitto di abuso dei mezzi correzione e di disciplina di cui all’art. 571 c.p. Dalla vicenda processuale, emerge che fu proprio la madre che, con una forbice da cucina, impose alla figlia il taglio radicale dei capelli. In seguito alla doppia condanna subita dalla donna, questa proponeva ricorso in cassazione eccependo che l’imposizione del taglio dei capelli non potesse integrare il reato contestato in quanto si era trattato di un episodio isolato privo del requisito dell’abitualità. Rigettando il ricorso della donna, la Corte ha invece condannato la madre della piccola spiegando che il comportamento assunto dalla donna, al di là del luogo di provenienza e dall’ambito culturale della genitrice, rappresenta un vero e proprio abuso dei mezzi di correzione finalizzato ad affermare la propria autorità sulla bambina.