Cassazione: no ad ispezioni in azienda della Guardia di Finanza se non vi sono sospetti fondati
Da oggi in poi la Guardia di Finanza non potrà fare le sue verifiche senza aver degli indizi fondati sul sospetto di evasione fiscale. Dunque è illegittimo l’accertamento fatto dall’amministrazione
finanziaria qualora l’autorizzazione concessa sia priva di indicazione degli indizi contro il
contribuente. Lo rende noto la Corte di Cassazione con la sentenza n. 21974 del 16 ottobre 2009, con la quale ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle
entrate che rivendicava la validità di un’autorizzazione
“all’accesso domiciliare” priva dell’indicazione “nemmeno in maniera
indiretta e sintetica, dei gravi indizi di violazione di norme fiscali,
che la suddetta autorizzazione era stata concessa nei confronti di
persona giuridica (mentre il provvedimento aveva riguardato una persona
fisica) ed in essa era stato omesso il nome del destinatario”.