Cassazione: non paga l’Irap il professionista che si fa prestare una stanza in uno studio
Non paga l’Irap il professionista che si fa prestare una stanza e gli strumenti di lavoro, come un pc, da un parente che ha uno studio. A stabilirlo è stata la Corte di cassazione con la sentenza n. 18973 del 31 agosto 2009, che ha rimborsato un giovane legale che si ‘appoggiava’ allo studio del padre, attraverso l’utilizzo di una stanza ed un computer. Dunque, è esente dal pagamento dell’Irap il legale o professionista che ricevere in prestito gli strumenti per poter lavorare in comodato da un parente.