Cassazione: non salvano dalla bancarotta i pagamenti virtuali
Il manager che distrae denaro dall’impresa, sebbene solo ‘virtualmente’, deve rispondere comunque di bancarotta fraudolenta.
A sancirlo è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 37107
del 23 settembre 2009, confermando la condanna nei confronti dell’ex
Presidente del Consiglio di amministrazione di una Spa che aveva fatto
dei pagamenti in maniera ‘solo virtuale’ attraverso “l’annotazione di poste passive sul
conto corrente di corrispondenza intrattenuto dalla società con
un’altra facente parte del gruppo”.